Do NOT follow this link or you will be banned from the site!

 

  

         

Circolare N. 501 - 24/04/2020

SIGLATO L’AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO CHE DEFINISCE LE MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Questa mattina è stato condiviso con il Governo, le altre Organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e Cgil, Cisl, Uil, l’aggiornamento del Protocollo sulle misure di Salute e sicurezza firmato lo scorso 14 marzo.

Ricordiamo che la prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione, ovvero se rispettano i contenuti del Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.

 

Il Protocollo è stato aggiornato con l'obiettivo di rimodulare le misure di contenimento adottate sinora e dare l'avvio alla cosiddetta fase 2, anche tenendo conto delle analisi condotte a diverso titolo da parte del Comitato Tecnico Scientifico, dell'Inail, dell'Istituto Superiore di Sanità e del documento tecnico elaborato dal Governo sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive in relazione al trasporto pubblico collettivo terrestre, nell’ottica della ripresa del pendolarismo.

 

Pur nella conferma della struttura del Protocollo originario, il nuovo documento introduce alcune disposizioni tra le quali si evidenzia:

 

  • in premessa, la previsione del fatto che la mancata applicazione del Protocollo - da cui derivi l’impossibilità di garantire adeguati livelli di protezione - determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni. Ovviamente, la misura potrà essere adottata a giudizio delle autorità di vigilanza;
  • il rientro in azienda di chi si è ammalato è condizionato al rilascio del certificato medico di avvenuta negativizzazione del tampone;
  • il datore di lavoro deve collaborare con le Istituzioni che decidano, in zone particolarmente a rischio, di adottare misure specifiche (come l’effettuazione del tampone);
  • la collaborazione tra le committenti e le imprese, e di entrambe con le autorità terze nella lotta al contagio;
  • la vigilanza del committente sul rispetto delle disposizioni anche riguardo al personale delle imprese terze che operano nei locali/cantieri del committente stesso;
  • l'iniziale sanificazione straordinaria al momento della ripresa per le imprese in zone maggiormente endemiche o in presenza di casi sospetti di COVID19;
  • l'adozione della mascherina nei luoghi comuni come tendenziale (“di norma”) quale regola generale aggiuntiva rispetto all’obbligo già esistente nei casi di distanza inferiore a 1 metro;
  • favorire lo smart working, con sostegno da parte del datore di lavoro;
  • il distanziamento sociale attraverso interventi degli spazi e del tempo;
  • l'attenzione alle modalità di trasporto per il raggiungimento del luogo di lavoro e del domicilio (preferenza per il mezzo privato o messa a disposizione, con le dovute cautele, di mezzi aziendali);
  • il medico competente, pur nel rispetto delle disposizioni dell’Autorità, potrà suggerire mezzi diagnostici (es. tamponi) se lo riterrà utile;
  • l'opportuno coinvolgimento, per la ripresa, del medico nella individuazione dei lavoratori fragili (anche in relazione all’età) e per il reinserimento di quelli con pregressa infezione da COVID19;
  • la necessità, per il reinserimento dopo la malattia, di effettuare una visita anche a prescindere dalla scadenza del termine dei 60 giorni previsti dall’art. 41, comma 2, lett. e-ter del Dlgs 81/2008) (confermando quindi che si tratta di una misura non prevista dal Dlgs 81/2008);
  • il Comitato dell’art. 13, che si conferma dover essere costituito in azienda. In mancanza, potrà essere istituito al livello territoriale; le parti firmatarie del Protocollo nazionale potranno costituire, al livello territoriale o settoriale, Comitati anche con il coinvolgimento di soggetti pubblici (ASL, etc).

______
______
CONFINDUSTRIA COMO
Via Raimondi 1 22100 Como
tel 031 23 41 11
fax 031 23 42 50
 

confindustriacomo@confindustriacomo.it
confindustriacomo@pec.confindustriacomo.it
ORARIO DI APERTURA UFFICI:
dal lunedí al Giovedí:
08.30 - 13.00 / 14.00 - 18.00
il Venerdí:
08.30 - 13.00 / 14.00 - 17.00

Come Raggiungerci
Privacy Cookie
Informativa Privacy
RDP - DPO
Trasparenza Erogazioni Pubbliche - Legge n.124/2017
-->
Designed by Ovosodo - Powered by TIM Informatica - © 2017 Via Raimondi, 1 - 22100 Como tel +39 031234111 fax +39 031234250 C.F. 80010020131 e-mail: confindustriacomo@confindustriacomo.it pec: confindustriacomo@pec.confindustriacomo.it
Questo sito utilizza cookie tecnici al fine di garantire la normale navigazione e fruizione del sito.
La prosecuzione della navigazione determina il tacito consenso all'uso dei cookie.     ACCETTA     APPROFONDISCI